Innovare, è sostituire le attrezzature informatiche ?

10 Febbraio 2015


occhio innovare-jpgCapita spesso che all’interno di un’azienda si finisca per introdurre nuove attrezzature informatiche senza tener conto delle implicazioni che questo avrà sui processi interni, ed esterni, spesso di natura rilevante. Per questo motivo non si dovrebbe pensare agli investimenti confinati alle risorse informatiche senza tener conto che questo aggiunge altri problemi.
Si parla molto frequentemente di innovare senza pensare che innovare significa anche trasformare e migliorare, o addirittura rivoluzionare i processi aziendali. Innovare non è una mera sostituzione di computer da quello più vecchio a quello più nuovo, ma un vero e proprio cambiamento che coinvolge tutte le risorse.
L’azienda che innova deve guardare al futuro abbinando le nuove procedure alle macchine che le renderanno operative.
Chi può aiutare l’imprenditore a comprendere la portata strategica dell’informatica se non chi la conosce e la sa applicare? Un primo passo può essere fatto in tal senso rivolgendosi – prima di acquistare nuove macchine informatiche – ad un mini team di consulenti con il quale vengano analizzati gli attuali processi, venga analizzato l’uso della strumentazione informatica, vengano rivisitati mansionari , ruoli, costi, e valutati i nuovi traguardi, desideri e opportunità.
Sorge quindi la necessità che esista un’entità fatta di più figure professionali, che – in team – analizzino il cliente e gli producano un “progettino” che preveda una riorganizzazione interna -qualora non vi fosse – completa di preventivo di spesa. Un piano di riordino dell’infrastruttura EDP o/e ICT con anch’esso un preventivo di spesa per attrezzature sia nuove che usate.
In pratica un “pacchetto” dove c’è tutto ciò che garantisce il minimo da fare per attivare il Sistema Azienda con le maiuscole, ma in miniatura. Il tutto ad un costo decente per essere approvato.
Questo genere di servizio oggi viene erogato da aziende particolarmente attente al cliente con costi spesso troppo elevati per le microimprese, e finalizzati a vendere i propri prodotti.
Volevo sottoporre questa mia riflessione soprattutto per capire se e con quali caratteristiche sareste come azienda interessati ad una consulenza di questo genere.
Sarebbe molto interessante avere una vostra opinione in merito.


Autore: Graziella Rubin

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