Scopri come valutare quando i tuoi dispositivi sono davvero da buttare e come smaltire rifiuti informatici correttamente.

Quando un hardware aziendale, come un pc o un server, smette di funzionare, il primo pensiero è quello di sostituirlo il prima possibile con un nuovo dispositivo. Installare in azienda hardware di nuova generazione, però, non sempre si rivela essere una scelta saggia.

Un nuovo hardware rappresenta una spesa imprevista che può causare problemi di liquidità per le aziende. Inoltre, può capitare che i nuovi hardware non siano compatibili con i software già in uso e la semplice sostituzione di un server si trasforma in una vera rivoluzione gestionale causa di malcontenti, fermi e problemi operativi.

Se un hardware smette di funzionare, la prima cosa da fare è contattare un tecnico competente che possa valutare la situazione. Attraverso un’adeguata diagnostica, infatti, un tecnico ti può suggerire la strada migliore da intraprendere tra le tre disponibili:

1- Manutenzione con nuove parti di ricambio

Nei casi meno gravi, un hardware che non funziona può essere riparato in pochi giorni, anche se si tratta di hardware non più in produzione.

Attraverso il nostro servizio di assistenza da remoto o in presenza, tecnici qualificati identificano il problema che hai riscontrato, recuperano parti IBM in meno di 48 ore e fanno tornare il tuo hardware come nuovo, senza bisogno di sostituirlo e senza bisogno di ripensare tutta la rete IT per un solo guasto.

In prima battuta, quindi, la riparazione di un hardware rappresenta la strada migliore da intraprendere, perché permette di continuare a utilizzare i software già in uso senza problemi di incompatibilità, riduce al minimo i fermi lavorativi e ha un costo ridotto rispetto alla sostituzione del dispositivo con uno di nuova generazione.

2- Manutenzione con componenti ricondizionati

Può capitare che i componenti necessari a riparare l’hardware abbiano costi elevati o addirittura siano fuori produzione.

Per contenere i costi e offrire all’azienda una soluzione efficace, i nostri tecnici possono proporre di riparare l’hardware con componenti ricondizionati.

In questo caso vengono utilizzate parti IBM usate, ma garantite, che offrono le stesse prestazioni di un componente di ricambio nuovo a un prezzo più vantaggioso. Inoltre, le parti ricondizionate assicurano compatibilità con l’hardware presente in azienda anche nel caso in cui questo abbia una tecnologia datata.

3- Smaltimento e sostituzione

Se, dopo aver analizzato il problema, l’hardware non può essere riparato, i nostri tecnici sono i primi a proporre una sostituzione.

La sostituzione può essere fatta con hardware nuovi se ancora disponibili sul mercato, con hardware identici e ricondizionati, se quello non funzionante è andato fuori produzione, oppure con altre tecnologie, che però devono essere compatibili con la rete IT attuale. La scelta di una soluzione o dell’altra viene fatta sulla base delle esigenze gestionali interne e sempre nell’ottica di risolvere il problema riducendo al minimo i disguidi per l’azienda.

Inoltre, sempre per ridurre al minimo i danni causati da un hardware non funzionante, i nostri tecnici si occupano anche dallo smaltimento dei rifiuti elettronici, facendosi carico del ritiro dei rifiuti RAEE secondo il D. Lgs. 49/2014. Per smaltire i dispositivi informatici, infatti, dovresti seguire attentamente la normativa e assicurarti che l’ hardware venga smontato in modo adeguato e ogni sua parte riciclata e/o smaltita senza impattare in modo negativo sull’ambiente. Con il nostro servizio di ritiro usato, invece, il tuo vecchio dispositivo viene ritirato dai nostri tecnici che, in concomitanza con l’installazione di un nuovo sistema, ti sgravano dall’incombenza di doverti preoccupare dello smaltimento hardware.